Vivai coltivati da cooperative di donne in Etiopia

Fra le regioni dell’Etiopia, quella al confine con la Somalia è quella maggiormente colpita dalla siccità e dai diversi problemi causati dal cambiamento climatico. Il risultato è che i sistemi di sussistenza dipendenti dalla pastorizia sono sempre più messi in difficoltà da condizioni ambientali in costante cambiamento e un numero sempre maggiore di comunità dedite alla pastorizia sono costrette ad abbandonare il loro stile di vita tradizionale, senza tuttavia avere forme alternative di sussistenza.

Il Progetto verrà implementato nelle regioni del Kayane e Kunka nel distretto di Gode, nella regione Somala ad est dell’Etiopia ed è rivolto a due cooperative di donne costituite  ciascuna da 7 componenti.

Ogni cooperativa consisterà in 7 donne che saranno selezionate insieme alla amministrazione di Kebele secondo i seguenti criteri:

  • residenti stabili nell’area;
  • facenti parte di famiglie con membri con disabilità, malattie croniche, anziani e/o con bambini orfani;
  • capo-famiglia donna o giovane;
  • Non avere abbastanza per vivere;
  • Non essere membri di altri progetti simili;
  • Non ricevere trasferimenti in denaro dall’estero;

Complessivamente i beneficiari di questi progetti saranno 3887 persone; 215 unità familiari nel Kayane (per complessive 1419 persone) e 174 unità familiari nel Kunka (composte da 1148 persone).

I vivai saranno una fonte di reddito per le donne che formeranno la cooperativa, garantendo loro un reddito stabile e nel lungo termine e ridurranno la deforestazione. Le donne saranno formate e seguite dallo staff del OWDA in vivai prefabbricati, nella pratica della selvicoltura di alberi e nelle altre pratiche agro-forestali. Verranno inoltre formate in gestione di finanza locale e in piani di sviluppo locale. Durante la formazione, le due cooperative femminili riceveranno una fornitura iniziale di semi e attrezzi per dare vita al lancio dei 2 vivai.

Le piantagioni possono fornire legname (per la costruzione e/o per la preparazione dei cibi), alimenti, foraggio, medicinali, ecc, generando reddito. Questo processo può essere fatto attraverso piccole piantagioni domestiche di vari alberi da frutto, erbe e vegetali. Questo percorso migliora anche la consapevolezza dell’importanza della conservazione delle risorse e della biodiversità.

La prima visita di monitoraggio è stata effettuata nel mese di giugno 2022.